Architetto italiano, Massimiliano Fuksas è considerato uno dei designer più famosi d’Europa. Insieme alla moglie dirige lo Studio Fuksas con sedi a Roma, Parigi e Shenzen. Tra le sue opere famose, la Torre Gemella di Vienna e “La nuvola” di Roma.
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Foto di Massimiliano Fuksas
Massimiliano Fuksas, nato a Roma il 9 gennaio 1944, è uno degli architetti italiani più noti sulla scena internazionale. Suo padre era un medico lituano di origine ebraica e sua madre era un’italiana cattolica di origini francesi e austriache. Dopo la prematura scomparsa del padre, decide di trasferirsi a Graz, in Austria, nella casa della nonna materna. Alla fine degli anni ’50 torna a Roma per frequentare il liceo e in questo periodo conosce alcuni dei più importanti esponenti della cultura italiana, tra cui spiccano personaggi come: Pasolini, Asor Rosa e Caproni. Incontra anche l’illustre Giorgio De Chirico che lo invita a lavorare nel suo studio di Piazza di Spagna a Roma, facendolo appassionare all’arte e spingendolo a iscriversi alla Facoltà di Architettura dell’Università di Roma La Sapienza. Viaggia in tutta Europa, riuscendo a lavorare anche nel prestigioso studio di Jørn Utzon. Nel 1969 si laurea all’Università La Sapienza, ma due anni prima apre il suo studio, GRANMA, fondato insieme ad Anna Maria Sacconi.
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Il successo di GRANMA esce dai confini italiani. La Palestra del Comune di Paliano attira l’attenzione della stampa internazionale per la sua facciata inclinata e distaccata e per il suo sistema di equilibri apparentemente instabili, entrambi fattori che sconvolgono la percezione degli utenti e permettono all’opera di inserirsi nel contesto dell’architettura postmoderna. Nel 1988 termina la collaborazione con Anna Maria Sacconi e un anno dopo fonda il suo studio a Parigi, nel 1993 quello di Vienna e nel 2002 quello di Francoforte, dove riesce a lavorare grazie al prezioso aiuto della moglie Doriana O. Mandrelli. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui spiccano il Vitruvio Internacional a la Trayectoria (1998), il Grand Prix d’Architecture (1999) e l’Honorary Fellowship dell’American Institute of Architects (2002). Nel 2009 ha progettato i negozi Armani di New York e Tokyo. Nel 2011 Fuksas ha ricevuto il Premio Ignazio Silone per la Cultura. Nel 2012, il suo studio romano “Massimiliano e Doriana Fuksas Design”, gestito insieme alla moglie, è il terzo in termini di fatturato, dopo quello di Antonio Citterio e Renzo Piano, con 8 milioni e 400 mila euro.
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Quali sono le caratteristiche principali delle opere più famose di Fuksas?
Le opere di Fuksas si trovano in tutto il mondo: dalla Twin Tower di Vienna al Roma Convention Center, meglio conosciuto come “La nuvola”, fino all’Armani Ginza Tower di Tokyo e alla Fiera di Milano a Rho. Ha inoltre progettato il Grattacielo della Regione Piemonte a Torino, che è il secondo edificio più alto d’Italia.
- La nuvola, Roma
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Il 29 ottobre 2016 è stato inaugurato a Roma il Nuovo Centro Congressi o “Nuvola di Fuksas”, così chiamato in riferimento al particolare design dell’auditorium all’interno della “teca” in vetro e acciaio. La nuova struttura nasce con l’obiettivo di diventare un centro congressi all’avanguardia con una grandissima capienza, una delle più grandi d’Europa. Il centro congressi può ospitare 8.000 persone, 2.000 delle quali collocate nel cuore del progetto, la cosiddetta “Nuvola”. La sala congressi è stata progettata con una struttura modulare: da un’unica sala di 9000 metri quadrati si possono ottenere molteplici suddivisioni grazie a un sistema di pareti mobili, fino a un massimo di 24 sale di diversa capienza.
Al piano intermedio si trovano i servizi accessori come uffici, sale di controllo, aree di ospitalità dei partecipanti e spazi ricettivi, mentre al livello stradale, sotto la nuvola, si trova l’area espositiva polifunzionale. Il progettista ha suddiviso il progetto in 3 elementi fondamentali: Teca, Nuvola e Lama:
1. Teca: è la “scatola” principale dell’edificio, un parallelepipedo completamente trasparente realizzato in acciaio e con una doppia facciata in vetro.
2. Nuvola: è la sala congressi interna e l’elemento caratterizzante del progetto. La Nuvola è realizzata in acciaio e poi rivestita con un tessuto semitrasparente di fibra di vetro microforata che garantisce l’effetto “nuvola”. All’interno, l’auditorium è rivestito con pannelli di legno nero che garantiscono una perfetta acustica all’interno della sala.
3. Lama: è l’hotel adiacente al vero e proprio centro congressi, progettato come struttura completamente indipendente.
Fonte: https://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/progetti/in-italia/nuvola-fuksas-roma-871/
- Torri Gemelle, Vienna
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Le Torri Gemelle sono state progettate dall’architetto italiano tra il 1996 e il 2001. Situate in una zona di transizione tra la città e le aree verdi, sono due enormi colonne di vetro. La trasparenza dei due blocchi è la spina dorsale del progetto e funge fisicamente da filtro per le connessioni, come il movimento continuo da e verso la città, il movimento interno da un lato all’altro del complesso e, idealmente, come continuum tra natura e architettura, lavoro e svago. Le torri non sono esattamente uguali, ma si differenziano per larghezza e altezza e per il numero di piani. Infatti, hanno rispettivamente 37 e 34 piani, ospitano 2.500 uffici di prima classe e ogni piano si estende su una superficie di 1.400 mq. I due edifici accolgono chi arriva a Vienna da sud. Due giganti leggeri, alti 138 e 127 metri. Sono “leggeri” perché inseriti in due enormi pareti di vetro trasparente, dai contorni indistinguibili.
Non sono né parallele né perpendicolari, ma poste obliquamente l’una rispetto all’altra. Le torri sono collegate tra loro da cinque ponti multipiano che contribuiscono a creare un effetto estremamente deciso che caratterizza l’intero panorama della città, aggiungendo una nuova vitalità alla sua immagine con la vista delle due torri, mai statiche e immobili, a volte completamente visibili e a volte solo parzialmente visibili, a volte semplici ombre che incombono sul paesaggio della città. Massimiliano Fuksas trasforma lo spazio urbano, aggiungendo ed esaltando una serie di punti che sono sempre stati al centro del suo lavoro: lo sviluppo della città e delle sue funzioni attraverso un legame tra densità e aree verdi, e soprattutto la contaminazione con l’architettura, e l’uso dell’architettura come mezzo per collegare la funzione con l’emozione.
Fonti: http://www.floornature.com/massimiliano-fuksas-twin-towers-vienna-4182/
“Non ho uno stile, non lo voglio. Ho lottato contro di esso per tutta la vita”.
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/cac55bfc-1772-4bc0-8059-53fe346b741f by *_*
Con indubbia abilità, Massimiliano Fuksas lascia filtrare l’idea che il successo sia solo un ingrediente di una personalità che ha cercato altre ragioni nella vita. “Dall’architettura ho imparato che l’ordine conta quanto il caos”. Personalità eclettica che non scende facilmente a compromessi, nell’ultimo decennio Fuksas è diventato anche un personaggio mediatico, spesso intervistato da tv e giornali per i suoi progetti ma anche per le sue idee politiche, a partire dagli anni in cui era un contestatore dell’Università fino alla sua attuale vicinanza ai partiti di sinistra. Questa maggiore attenzione nei suoi confronti ha attirato critiche ed elogi in grande quantità, a cui vanno aggiunti importanti incarichi in Europa e non solo.
Fonte: https://www.cinquecosebelle.it/cinque-grandi-opere-e-progetti-di-massimiliano-fuksas/
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/127f2b3b-9f0d-4268-aa0b-7367f5e4f174 by Liline sur Flickr
Parlando dello Studio Fuksas e del suo stile di design, Fuksas ha dichiarato: “Non ho uno stile, ma allo stesso tempo riconoscerete un ‘Fuksas’ quando ne vedrete uno! Innovo e creo il mio stile con ogni nuovo progetto. Ogni progetto è diverso e ha un contesto e uno sfondo specifici. Quello che cerchiamo di fare è creare spazi di emozioni positive e un luogo in cui le persone possano vivere comodamente. Cerchiamo di realizzare progetti senza uno stile particolare e cambiamo ogni giorno. Scegliamo materiali classici e riscopriamo le loro proprietà attraverso le forme e i dettagli. Ciò che è importante è l’espressione del nostro “stile” attraverso il nostro lavoro, la cultura e il contesto. Il nostro lavoro mira a comprendere i fatti, la cultura del contesto e a identificare i problemi. Attraverso una negoziazione con queste sfide emergono forme semplici e scale variabili“.
Info source: https://www.archdaily.com/629704/of-process-and-practice-a-conversation-with-studio-fuksas