Aldo Rossi è stato un architetto e designer italiano, il primo in Italia a ricevere il Premio Pritzker per l’architettura.
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La Vita
Aldo Rossi (nato il 3 maggio 1931 a Milano, morto il 4 settembre 1997 a Milano) è stato un architetto e teorico italiano che ha sostenuto l’uso di una gamma limitata di tipologie edilizie e l’attenzione per il contesto in cui un edificio è costruito: questo approccio postmoderno, noto come neorazionalismo, rappresenta una rinascita del classicismo austero. Oltre che per i suoi progetti di edifici, è noto per i suoi scritti, per i numerosi disegni e dipinti, per non parlare dei progetti di mobili e altri oggetti. Nel 1955 inizia una collaborazione di nove anni con la rivista italiana di architettura Casabella-Continuità e nel 1959, dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano, apre uno studio di architettura a Milano. All’inizio degli anni Sessanta inizia la sua carriera di insegnante.
Lo Stile di Aldo Rossi
Nel 1966, le ricerche di Rossi culminarono in un influente primo libro, L’architettura della città , che proponeva una continuità fondamentale tra i principi dell’architettura e della progettazione urbana. In contrasto con l’enfasi funzionalista sulle forze politiche ed economiche, Rossi propose una rinnovata attenzione alla descrizione della città come artefatto tangibile costruito. Ossia una “scienza urbana” fondata su un importante strumento analitico, il concetto di tipo. Un sistema di classificazione tipologica si basava sull’identificazione, per somiglianza formale e programmatica, di istituzioni urbane archetipiche come il cortile, la strada e la casa. Ponendo l’accento sulle configurazioni urbane tradizionali, Rossi ristabilì lo studio dell’architettura come disciplina relativamente autonoma con un corpo di conoscenze specifiche.
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Il Premio Pritzker
Il Premio Pritzker è il più importante riconoscimento nel campo dell’architettura, assegnato a un architetto vivente la cui opera costruita “ha prodotto contributi coerenti e significativi all’umanità attraverso l’arte dell’architettura”.
Aldo Rossi vinse il prestigioso Premio Pritzker per l’architettura nel 1990. Ada Louise Huxtable, critica di architettura e giurata del Pritzker, ha descritto Rossi come “un poeta che si dà il caso sia un architetto”.
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L’Architettura di Aldo Rossi
Si dice spesso che le opere iniziali di Rossi abbiano una sfumatura di modernismo italiano. Un’importante regola progettuale, molto apprezzata da Rossi, era la ripetizione. La ripetizione degli elementi architettonici di base è evidente in tutti i suoi progetti. Egli considerava questo processo come una ricerca delle forme essenziali. Fin dall’inizio, Rossi aveva sviluppato una profonda comprensione del funzionamento delle città . La funzionalità delle città e degli elementi che le compongono è alla base dei suoi progetti edilizi. Si può notare chiaramente che egli trattava gli edifici pubblici come un genere in scala ridotta di città funzionanti.
- Mitte | Charlottenstraße/Schützenstraße, Berlin
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- Bonnefanten Museum, Paesi Bassi
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- Sede centrale della Corporazione Scolastica, New York.
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- Abitazioni Monte Amiata, Milano, Italia
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/0117fb09-3560-481c-b404-4606a61fcbd3 by Gunnar Klack
- Teatro Carlo Felice, Genova (1981)
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Le Opere più famose di Aldo Rossi
L’incompiuto cimitero di San Cataldo di Aldo Rossi a Modena è considerato uno dei primi e più importanti edifici postmoderni.
Rossi ha dichiarato
Non posso essere postmoderno, in quanto non sono mai stato moderno.
Eppure il suo cimitero per Modena mostra i colori forti, le forme audaci e i dettagli storicamente riferiti che divennero sinonimo del movimento.
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Al centro del progetto di Rossi c’è un ossario a forma di cubo per l’alloggiamento dei resti e una torre conica che segna una tomba comune. All’interno di un cortile alla periferia di Modena, l’ossario è rivestito di intonaco color terracotta, mentre gli edifici perimetrali che racchiudono il cortile hanno tetti blu acciaio.
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/74c2d05e-a7e3-4b29-8c7d-1baef3588119 by RowenaOscura
L’architetto formulò i primi progetti per l’ampliamento del cimitero insieme al collega Gianni Braghieri. Si tratta del primo incarico pubblico di rilievo per Rossi e lo porterà per la prima volta nella sua carriera ad essere conosciuto al di fuori dell’Italia, aprendogli le porte a progetti in America, Giappone e in altre parti d’Europa.
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Il Design di Aldo Rossi
Oltre a tutte queste opere architettoniche e letterarie, Aldo Rossi ha reso sufficiente giustizia al suo titolo di designer. Disegnò una serie di oggetti che gli valsero il riconoscimento internazionale. Tra tutti questi oggetti spicca la sedia “Milano”, elegante e di bella forma, realizzata nel 1988 sia in ciliegio che in rovere.
Fonte immagine:Â https://moltenimuseum.com/products/milano/
Fonti:
http://www.famous-architects.org/aldo-rossi/
https://www.britannica.com/biography/Aldo-Rossi
https://www.encyclopedia.com/people/literature-and-arts/architecture-biographies/aldo-rossi