Architetto svizzero influenzato da Le Corbusier e Louis Kahn. Per questo motivo il suo vocabolario architettonico si è evoluto verso la progettazione di forme geometriche pure e imponenti.
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La vita
Nato a Mendrisio nel 1943, Mario Botta si laurea in architettura allo IUAV di Venezia, dove conosce e inizia a lavorare con Le Corbusier e Louis Kahn. A 16 anni progetta il suo primo edificio, una casa bifamiliare a Morbio Superiore in Ticino. Sebbene la disposizione degli spazi in questa struttura sia incoerente, il suo rapporto con il sito, la separazione degli spazi abitativi da quelli di servizio e le profonde rientranze delle finestre riecheggiano quello che sarebbe diventato il suo stile severo, forte e torreggiante.
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Quali sono le caratteristiche principali dello stile di Botta?
Il mattone è un materiale fondamentale nei suoi progetti, utilizzato come rivestimento per sottolineare la severità dei volumi che progetta.
Ogni sua opera è rivestita da un manto di sacralità , attraverso il quale dimostra l’importanza dell’architettura come mezzo di espressione della memoria umana.
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/8567bf29-c75c-4561-a5c8-11990396a008 by James Willamor
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I suoi progetti tendono a includere un forte senso della geometria, basandosi spesso su forme molto semplici, ma creando volumi unici di spazio. I suoi edifici sono spesso realizzati in mattoni, ma il suo uso del materiale è ampio, vario e spesso unico.
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Quali sono le sue opere più famose?
- Cappella Granato, Penkenjoch, Zillertal (Austria), 2013
- Hotel Twelve at Hengshan, Shanghai (Cina), 2012
- Biblioteca dell’Università Tsinghua, Pechino (Cina), 2011
- Compagnia nazionale di assicurazioni “Ethniki”, Atene (Grecia), 2006
- Centro benessere Bergoase, Arosa (Svizzera), 2006
- Nuova chiesa parrocchiale di Santo Volto, Torino (Italia), 2006
- Nuovo Casinò, Campione d’Italia (Italia), 2006
- Ristrutturazione del Teatro alla Scala, Milano (Italia), 2004
- Chiesa di Seriate (Italia), 2004
- Torre Kyobo, Seoul (Corea del Sud), 2003
- Museo d’arte moderna e contemporanea MART di Trento e Rovereto (Italia), 2002
- Giardino della Pilotta, riqualificazione del quartiere Pilotta, Parma (Italia), 2001
- Giardino delle sculture dell’Arca di Noè, Gerusalemme (Israele), 2001
- Sinagoga Cymbalista e Centro del patrimonio ebraico, Tel Aviv (Israele), 1998
- Museo Jean Tinguely, Basilea (Svizzera), 1996
- SFMOMA Museo d’arte moderna, San Francisco (USA), 1995
- Chiesa del Beato Odorico, Pordenone (Italia), 1992
- Biblioteca del Convento dei Cappuccini di Lugano (Svizzera), 1979
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Fonti:
http://www.archdaily.com/tag/mario-botta
http://www.floornature.com/mario-botta-5/
