L’inconfondibile firma di Niemeyer, la sua caratteristica forma plastica, ha reso questa scrivania progettata per Estel non solo un best seller. Essa è anche una delle poche opere che l’architetto brasiliano ha dedicato all’interior design.
Fonte immagine: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Aviles_-_Centro_Cultural_Internacional_Oscar_Niemeyer_21.jpg
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/toasty/37012729091 Author:Kenneth Lu
La Collezione
A metà degli anni ’80, Estel commissionò a Oscar Niemeyer la progettazione di mobili direzionali. Ciò che concepì interpretò appieno la duplice vocazione del marchio di design italiano. Ossia un brand capace di integrare e vivere con continuità sia l’ambiente domestico che quello dell’ufficio.
Il tavolo Estel Niemeyer, infatti, si adatta sia alle aree living che alle sale direzionali degli uffici. Il tavolo rappresenta la stessa estetica visibile nel design dell’architettura di Niemeyer: materiali essenziali, curve solide, vasche riflettenti.
Fonte immagine: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Palacio_do_Planalto_Reception.jpg
La scrivania presenta un’unica base scolpita, una gamba in legno rivestita in acciaio inox spazzolato. Il piano del tavolo può essere realizzato in diverse forme e materiali, tra cui vetro temperato o diverse opzioni di legno massiccio, con uno spessore di 50 mm.
È dotato di un cassetto estraibile elettrificato che, ruotando a 90°, è posizionato alla sinistra dell’operatore e può essere utilizzato per riporre oggetti. Presentato nella versione doppia, può raggiungere una lunghezza di 4,5 metri.
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Niemeyer
Oscar Niemeyer (1907-2012) è stato un maestro del Movimento Moderno. La sua carriera iniziò negli anni Trenta, quando collaborò con Lúcio Costa e Le Corbusier, ispirandosi a questi pionieri dell’architettura moderna.
Brasilia è il progetto di maggior impatto di Niemeyer. La città è un’utopia futuristica, simbolo del progresso, caratterizzata da curve e cemento bianco. Niemeyer ha mescolato elementi del passato con pilotis, brise-soleil e vetro, creando un nuovo linguaggio. Il suo stile è riconoscibile in strutture come la Cattedrale o il Palazzo Itamaraty. Brasilia è stata l’unica città del XX secolo riconosciuta dall’UNESCO.
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In seguito la dittatura militare costrinse l’architetto all’esilio e si trasferì in Francia. In questo periodo progettò molti importanti edifici europei, tra cui la sede del Partito Comunista a Parigi e la redazione Mondadori in Italia. Inoltre, ad Algeri, progettò l’Università di Costantina. I capolavori successivi sono il Museo d’Arte Contemporanea di Niterói e l’Occhio di Niemeyer. È morto nel 2012, all’età di 104 anni.
Info sources:
https://www.estel.com/en/product/niemeyer-en/
https://www.owo.biz/product/niemeyer-table/