Adalberto Libera è stato una delle figure chiave del Razionalismo italiano. Considerato un protagonista dell’architettura moderna italiana, divenne artefice di numerosi progetti realizzati sotto il regime fascista.
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Amicizie importanti: un legame con il fascismo
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Adalberto Libera nacque a Villa Lagarina, in Trentino, Italia. Dopo essersi diplomato prima all’Istituto d’Arte di Parma e poi alla Scuola Superiore di Architettura di Roma, entrò in contatto con il Futurismo, che lo portò a fondare il M.I.A.R. o “Movimento Italiano per l’Architettura Razionale“, di cui fu segretario. Questo gruppo, rivale dell’organizzazione fascista Gruppo Sette, fu guidato, durante il fascismo, dalle scelte politicamente astute di Libera. Egli stabilì uno stretto rapporto di lavoro con alti funzionari del regime, al fine di controllare e incanalare i finanziamenti nei programmi e nelle commissioni di edilizia pubblica.
Grazie a ciò, ebbe una carriera prolifica e progettò molti edifici di rilievo in questo periodo, affermandosi come figura chiave del movimento razionalista internazionale. L’Arena dei Congressi di Roma è un esempio perfetto della notevole capacità di Libera di progettare in modo ambiguo con un linguaggio scarno e metafisico, a cavallo tra modernismo e neoclassicismo. Altri progetti famosi sono Casa Malaparte e il Palazzo del Governo Regionale del Trentino, continuando la sua carriera dopo la caduta del regime fascista fino alla sua morte, nel 1963.
Tra il Futurismo e il Classicismo
Gli ideali razionalisti prosperarono in Italia durante il ventennio fascista, dagli anni Venti agli anni Quaranta. Due gruppi distinti si sfidarono in una battaglia architettonica per il riconoscimento: il Gruppo 7 e il MIAR (fondato da Libera). Quest’ultimo movimento cercava una via di mezzo tra le glorie dell’Illuminismo, incarnate dallo stile neoclassico, e la violenza diretta del Futurismo, movimento d’avanguardia affascinato dall’architettura industriale. I nuovi principi, secondo la pretesa del regime, erano il controllo, la logica e la razionalità.
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Palazzo Gualino a Torino è stato uno dei primi edifici razionalisti italiani, progettato da Gino Levi-Montalcini e Giuseppe Pagano. Altre opere esemplari sono la Casa del Fascio a Como, la sala della Medaglia d’Oro al Salone Aeronautico Italiano di Milano e il Palazzo del Sindacato Fascista a Como. Inoltre, i razionalisti godettero di alcune commissioni ufficiali da parte della stessa giunta di Mussolini. Nascono grandi progetti in tutta Roma, tra cui l’Università di Roma e il quartiere dell’Esposizione Universale Roma (EUR). L’EUR è caratterizzato da edifici monumentali, simili a monoliti, che cercano di evocare lo stesso peso dell’architettura romana antica. Si condensano però in una forma essenziale, rivelando forti forme geometriche e moderne.
Palazzo dei Congressi
Questo spazio istituzionale fu progettato da Alberto Libera per ospitare l’Esposizione Universale di Roma del 1942. La costruzione fu annullata a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e fu terminata circa un decennio dopo. Libera si ispirò al Pantheon e progettò la struttura con un aspetto nobile ed elegante, combinando linee moderne con un senso di grandezza classica. Colonne e altri elementi tradizionali si mescolano a un gusto moderno, essenziale e geometrico. Questo sottolinea la forma pura della struttura che si staglia nel cielo.
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Fonti:
https://en.wikipedia.org/wiki/Rationalism_(architecture)
https://en.wikipedia.org/wiki/Adalberto_Libera