“Se quest’opera sembra così minacciosa, è perché non è semplicemente eccentrica o strana, ma competente, rigorosamente argomentata e portatrice di convinzione”. Jaques Derrida (1930-2004), filosofo francese.
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La vita di Derrida
Jacques Derrida (nato il 15 luglio 1930 a El Biar, Algeria – morto l’8 ottobre 2004 a Parigi, Francia) è stato un filosofo francese la cui critica alla filosofia occidentale e le cui analisi sulla natura del linguaggio, della scrittura e del significato sono state molto controverse ma immensamente influenti in gran parte del mondo intellettuale della fine del XX secolo.
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Negli ultimi 30 anni il nome di Derrida è stato probabilmente citato più frequentemente nei libri, nelle riviste, nelle conferenze e nelle conversazioni comuni rispetto a quello di qualsiasi altro pensatore vivente. Ha generato un giornalismo sia adulatorio che denigratorio e ha scritto alcune delle opere filosofiche più difficili del suo tempo. Se verrà ricordato nei secoli futuri, sarà probabilmente per i suoi contributi alla comprensione del linguaggio, del significato, dell’identità, delle decisioni etiche e dei valori estetici.
La filosofia di Derrida
Il termine “decostruzione” è stato coniato e sviluppato per la prima volta dal filosofo francese Jacques Derrida. Ha almeno due aspetti: quello letterario e quello filosofico. L’aspetto letterario riguarda l’interpretazione testuale, dove l’invenzione è essenziale per trovare significati alternativi nascosti nel testo. L’aspetto filosofico riguarda l’obiettivo principale della decostruzione: la “metafisica della presenza”, o semplicemente la metafisica.
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Il decostruttivismo, o architettura della decostruzione, è un approccio alla progettazione degli edifici apparso nei primi anni Settanta. L’obiettivo principale di questo approccio è creare un’architettura che possa essere vista in modo irrazionale e diverso.
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Gli edifici decostruttivisti possono sembrare privi di logica visiva grazie ai loro elementi architettonici di base smontati, anche se soddisfano le funzioni previste e rappresentano una sfida senza precedenti alle convenzioni architettoniche tradizionali. Tuttavia, l’obiettivo principale degli architetti decostruttivisti è quello di allontanare l’architettura dalla razionalità e dai principi dominanti dell’architettura moderna.
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Architetti decostruttivisti
Tra gli architetti il cui lavoro viene spesso descritto come decostruzionismo vi sono:
- Peter Eisenman
- Frank Gehry
- Zaha Hadid
- Rem Koolhaas
- Daniel Libeskind
- Bernard Tschumi
- Coop Himmelb
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Fonte immagine:https://search.creativecommons.org/photos/01c1b4ed-6594-493a-97b9-81f5a5856a1f by Traveller-Reini
Fonti:
https://en.wikipedia.org/wiki/Deconstructivism
https://architecture.knoji.com/deconstructivism-a-new-approach-in-twentieth-century-architecture/
http://www.iep.utm.edu/derrida/
https://www.theguardian.com/news/2004/oct/11/guardianobituaries.france