L’architetto, critico e designer d’interni austriaco Adolf Loos era contrario alle decorazioni effimere dell’Art Nouveau e si dedicava alla purezza delle forme. Inoltre, fu il pioniere dell’architettura moderna.
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La sua Vita
Adolf Loos è stato un architetto austriaco ed è considerato un precursore dell’architettura moderna. Nacque il 10 dicembre 1870 a Brno, in Moravia, una regione dell’Europa centrale che appartenne negli ultimi anni all’Impero austro-ungarico. Figlio di uno scultore, crebbe nel laboratorio del padre tra blocchi di marmo e scalpelli. Completati gli studi, nel 1893 si trasferì all’estero, negli Stati Uniti e poi a Londra. Poi, nel 1896, ritornò in Europa e si stabilì a Vienna. Nei primi anni si dedicò all’architettura teorica e scrisse numerosi articoli che fissavano le linee guida del suo pensiero.
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Le sue Opere architettoniche
Come architetto, si interessò all’architettura residenziale. Il suo primo progetto, nel 1903, fu la ristrutturazione di Villa Karma a Montreux. La struttura presenta un’estrema semplificazione delle superfici e un rigoroso studio volumetrico. Inoltre, loos si ispirò allo stile e al pensiero di Otto Wagner: la pianta parzialmente simmetrica, l’uso di ampie superfici di tetti chiari, che contrastano con l’ordine dorico che segna l’ingresso principale.
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Nel 1910, Adolf Loos creò la Villa Steiner e la casa sulla Michaelerplatz a Vienna, chiamata “(das) Haus Ohne Augenbrauen” (casa senza sopracciglia). Poi, nel 1912, progettò la Casa Scheu, anch’essa a Vienna, che fu una delle prime a utilizzare una terrazza piana sul tetto.
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Nella progettazione di queste case, Loos idea il Raumplan, una soluzione spaziale in cui le stanze hanno altezze diverse a seconda della funzione, e quindi il rapporto tra i diversi volumi suggerisce altezze diverse. Le Corbusier riprenderà questa idea in alcuni dei suoi progetti architettonici più famosi.
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Sul suo Stile
Dal 1900, Loos si dimostrò ostile alla Secessione, il ramo austriaco dell’Art Nouveau, e in particolare all’ornamento, così fortemente promosso dai secessionisti.
In aggiunta, l’argomentazione fondamentale di Loos contro l’uso dell’ornamento era perché non gli piaceva lo spreco di tempo e di materiale causato dalla decorazione, che per lui era una caratteristica puramente formale. Secondo l’architetto, l’ornamento era una forma di schiavitù della pratica, esercitata dal progettista sull’artigiano per mettere in scena la nostalgia del passato che nasconde le vere forme della modernità.
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Le facciate spoglie e rade, che egli contrappone a interni opulenti e decorativi, sembrano contraddire i principi razionali da lui sostenuti. Inoltre, non rifiuta l’ornamento quando è una caratteristica intrinseca del materiale, in grado di resistere al tempo e alle mode. Negli interni, come Mies van der Rohe, utilizzò in abbondanza materiali semipreziosi come il legno, il metallo e il marmo. Tuttavia, la sua avversione per l’ornamento non era puramente estetica, ma soprattutto razionale, contro l’effimero e il frivolo.
Le sue architetture sono portatrici di suggestive interpretazioni simboliche che dimostrano una grande attenzione al contesto territoriale e umano. Inoltre, questo è il motivo per cui i suoi capolavori sono le piccole case private.
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I suoi Scritti
Negli scritti di Adolf Loos, si presta sempre più attenzione all’eccesso di decori sia nel design tradizionale viennese sia nei prodotti successivi della Secessione viennese e dell’Officina di Vienna. Nel 1898, sulle pagine di Ver Sacrum, l’organo della Secessione viennese, Adolf Loos pubblicò un saggio che segnò l’inizio di una lunga opposizione teorica all’allora popolare movimento dell’art-neo. Le sue teorie culminarono in un breve saggio intitolato “Ornamento e crimine”, pubblicato nel 1908. Grazie a questo scritto, Loos è considerato uno dei fondatori del Razionalismo europeo.
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Per Adolf Loos, la mancanza di ornamenti in architettura era un segno di forza spirituale. Il suo saggio divenne rapidamente un manifesto teorico e un documento chiave della letteratura modernista e si diffuse ampiamente all’estero.
Le Opere maggiori
- Cafè Museum a Vienna, Austria (dal 1898 al 1899)
- Villa Karma, Clarens, a Montreux, Svizzera (1904 to 1906)
- American Bar a Vienna, Austria (1907)
- Casa Steiner, a Vienna, Austria (1910)
- Casa in Michaelerplatz a Vienna, Austria (1910 to 1911)
- Casa Scheu a Vienna, Austria (1912 to 1913)
- Schneidersalon Knize a Vienna, Austria (1909 – 1913)
- Casa Moller a Vienna, Austria (1927 to 1928)
- Villa Müller a Praga, Repubblica Ceca (1930)
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Fonti:
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