La Poltrona Proust del 1978 del designer italiano Alessandro Mendini, realizzata in collaborazione con l’artista Franco Migliaccio, è una delle sedie più iconiche del secolo scorso. Precursore del Postmodernismo, fu messa in produzione per la prima volta dal marchio Magis.
Fonte immagine:https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Alessandro_mendini_per_alchimia,_la_poltrona_di_proust,_1978_(riedizione_2003).JPG
Un’ispirazione letteraria
Nel 1976 Mendini iniziò a pensare a un “tessuto Proust”, un tessuto ispirato alle influenze letterarie e pittoriche legate allo scrittore francese Marcel Proust. In particolare, si ispirò ai temi esplorati nella serie di libri Alla ricerca del tempo perduto e fu affascinato dal concetto di riprogettare un vecchio e semplice pezzo di design seguendo i ricordi e le suggestioni legate alla letteratura. L’idea è rimasta inespressa fino a due anni dopo, quando è stata implementata nel processo di progettazione della ” Poltrona Proust”.
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/c9cf2a0f-ac38-4d35-ac75-32a507e66688
Riprogettazione di una poltrona kitsch
Nella seconda metà degli anni ’70, Alessandro Mendini trovò una poltrona in finto stile seicentesco, perfetta per le sue idee di ispirazione letteraria. Allo stesso tempo, era anche affascinato da alcuni dettagli dei dipinti di Signac, in particolare dei prati, e dalla letteratura e combinò tutti questi input in un’azione di design. Il prodotto del suo lavoro sarà la Poltrona Proust.
La poltrona così creata era particolare sotto diversi aspetti: innanzitutto, seguiva un input improprio per il consueto processo di progettazione, in secondo luogo, rappresentava un oggetto culturalmente valido creato da un oggetto falso e, infine, era un pezzo di design autentico generato da una poltrona kitsch.
Di conseguenza, l’opera più nota di Mendini è solitamente considerata la prima di una serie nota come Redesigns. La serie riuniva le teorie accademiche del designer sull’importanza del contesto storico per il design e sul significato dell’aspetto superficiale in un mondo in rapida evoluzione.
Fonte immagine: https://www.doppiozero.com/rubriche/1501/201807/la-poltrona-proust-di-alessandro-mendini
Prima esposizione e produzione
La prima poltrona Proust fu presentata in occasione dell’esposizione “Incontri ravvicinati di architettura” a Ferrara nel 1978 e poi esposta alla Biennale di Venezia. Questo primissimo esemplare della sedia fa oggi parte della collezione Guido Antonello a Milano.
Nei dieci anni successivi sono state realizzate altre quindici poltrone, tutte fatte a mano e la cui lavorazione è sempre stata supervisionata da Mendini stesso. Oggi queste poltrone si trovano nei musei di tutto il mondo o come preziosi esemplari in collezioni private.
Dopo una breve pausa, la produzione della Poltrona Proust è ripresa nel 1989. Da allora la produzione non è mai cessata ed è attualmente affidata a Claudia Mendini, nipote di Alessandro, che dipinge ogni singola poltrona.
Fonte immagien: https://www.architectmagazine.com/technology/products/one-of-a-kind-magis-proust-armchair-in-lilac_o
Poltrona Proust: Variazioni
La poltrona ha diverse varianti:
Nel 1993 Cappellini ha prodotto la “Proust Geometrica”, una poltrona che conservava la forma e la geometria della sedia originale di Mendini, ma si differenziava per il tessuto, le decorazioni e il colore.
Magis ha progettato una versione della poltrona interamente realizzata in polietilene, disponibile in sei diverse tonalità e adatta agli esterni.
Nel 2009 Superego, con l’approvazione dell’autore, ha venduto una serie limitata di miniature in ceramica della Poltrona Proust alte 40 cm e nel 2014 Mendini ha realizzato una versione interamente in marmo di Carrara per Robot City.
Fonte immagine: https://hivemodern.com/pages/product4252/cappellini-alessandro-mendini-proust-geometrica.
Scheda tecnica
- Designer: Alessandro Mendini;
- Anno: 1978;
- Manifattura: Atelier Mendini, Cappellini, Magis, Superego, Robot City;
- Materiali: poltrona con struttura in legno intagliato e dipinto a mano, rivestita con tessuto fisso multicolore in tinta con i colori della base.
Fonte immagine: https://www.deplain.com/it/proust-poltrona-cappellini.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Poltrona_Proust
https://www.cappellini.it/en/products/sofas-and-armchairs/proust