Nel Primo Stile Pompeiano, gli artisti si ispirano al marmo o alle pietre preziose, utilizzando colori audaci per suggerire ricchezza e importanza.
La pittura come illusione
Il Primo Stile, anch’esso strutturale o murario, è caratterizzato dalla simulazione di rivestimenti marmorei, con altri elementi ripresi da altre culture come dischi di alabastro a linee verticali, travi “lignee” in giallo, “pilastri” e “cornici” in bianco. Fa uso di colori vivaci, che erano considerati un segno di ricchezza.
Questo Stile serviva a dividere le pareti in diversi moduli, sostituendo così le pietre lavorate, molto più costose. Il Primo Stile veniva utilizzato anche per creare fusioni con altre realizzazioni artistiche, per decorare le parti inferiori delle pareti che non erano importanti come quelle superiori. L’immagine qui sotto è una replica di quella presente nei Palazzi Tolemaici, dove le pareti erano rese colorate da vere pietre di marmo.
Per creare l’illusione di un muro composto da blocchi, si applicava prima lo stucco e si davano le forme dei blocchi di pietra con pilastri e modanature. Gli artigiani usavano poi la pittura per coprire lo stucco in molti motivi colorati simili al marmo. Questi dipinti murali erano economicamente più accessibili, ma non erano considerati sostituti economici. La creazione di questi dipinti richiedeva molte ore di duro lavoro.
Dalla Grecia a Roma
Questo stile si ispira ai Palazzi Tolemaici, dove le pareti erano incastonate con pietre vere e marmi. Venivano inoltre impiegati colori forti per richiamare i materiali preziosi, l’idea si basava su una simulazione dell’arte dei Regni Ellenistici tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C. I Tolomei amavano il lusso in generale ed esprimevano questa passione attraverso lo stile greco nei loro magnifici e ricchi complessi.
Decorazioni qualità a prezzi contenuti
I romani comuni non potevano permettersi materiali costosi per migliorare l’aspetto delle pareti all’interno delle loro proprietà, quindi decoravano le loro case con imitazioni dipinte dei lussuosi marmi gialli, viola e rosa. I pittori avevano sviluppato una buona abilità nell’imitare i marmi e le lastre rettangolari venivano rese piuttosto bene sulle pareti tanto da sembrare marmorizzate e venate come i veri pezzi di pietra.
Ottimi esempi del Primo Stile Pompeiano sono la Casa del Fauno e la Casa di Sallustio, luoghi che si possono visitare a Pompei. La Casa del Fauno, costruita nel II secolo a.C., rappresentava una delle più importanti tenute private di Pompei per i reperti artistici ritrovati al suo interno.
Fonti:
https://depts.washington.edu/hrome/Authors/ninamil7/TheFourStylesofRomanWallPaintings/pub_zbarticle_view_printable.html
https://www.britannica.com/place/ancient-Egypt/Macedonian-and-Ptolemaic-Egypt-332-30-bce