Lo Stile Ottoniano rifletteva la volontà di affermazione del Sacro Romano Impero.
Furono costruite chiese dalle proporzioni imponenti, monumentali, introducendo innovazioni nelle tecniche di costruzione, nelle strutture e nelle tipologie.
Le origini
La Dinastia Ottoniana iniziò sotto il governo di Ottone il Grande e continuò fino alla metà dell’XI secolo.
Ottone il Grande fu Re tedesco dal 936 d.C. e Imperatore del Sacro Romano Impero dal 962 d.C.; grazie a lui, l’istituzione politica fu rafforzata dall’unione dei poteri reali a quelli della Chiesa.
Gli imperatori ottoniani volevano essere ricordati per la loro grandezza, ciò portò a una rinascita delle arti e dell’architettura dell’epoca (Rinascimento Ottoniano), dopo anni di invasioni barbariche.
Architettura Ottoniana
L’architettura ottoniana introdusse innovazioni nelle forme, nelle strutture e nelle tecniche costruttive, ampliando ed elaborando le figure carolingie piuttosto che sviluppando un nuovo stile.
I semplici volumi carolingi si evolvono in un sistema complesso, l’interesse tipico per la superficie muraria e l’organizzazione geometrica dello spazio interno sono alcune caratteristiche successivamente approfondite dall’architettura romanica. Si sviluppò anche il culto delle reliquie e le cripte furono poste su un unico livello rispetto alla navata centrale.
Caratteristiche delle Chiese Ottoniane
Derivante dal Carolingio:
– pianta longitudinale;
– coro lungo, talvolta doppio e opposto;
– westwerk (avancorpo);
– cripte;
– monumentale, riferito all’imperatore.
Derivante dal Paleocristiano:
– basilica era la tipologia che si riferiva alle chiese, a pianta centrale per i battisteri;
– volumi semplici come cilindri, parallelepipedi, coni e piramidi;
– grandi finestre ad arco;
– deambulatori intorno al coro.
Derivanti dal Bizantino:
– galleria femminile rivolta verso la navata centrale;
– massicci pilastri rettangolari tra le colonne disposti in modo regolare;
– capitelli scolpiti;
– uso delle proporzioni.
Nuovi elementi:
– forme massicce derivate dalla combinazione di volumi geometrici;
– aspetto solido e forte derivato dallo spessore dei muri;
– doppio transetto nei lati corti;
– l’ingresso è stato collocato sul lato;
– una grande torre che parte dalla volta a crociera dell’ultimo transetto;
– uso del pilastro più che della colonna;
– spazi suggestivi e affascinanti derivati dall’alternanza di pieni e vuoti;
– un complesso studio degli effetti di luce.
Arte Ottoniana
L’Arte Ottoniana rifletteva la volontà di affermare una linea imperiale romana di carattere sacro che collegava la dinastia reale ai sovrani cristiani della tarda antichità come Teodorico e Giustiniano e ai loro predecessori carolingi, in particolare Carlo Magno. Lo stile, generalmente imponente e pesante, è influenzato da quello tardo-romano, carolingio e bizantino (anche se all’inizio è meno sofisticato degli equivalenti carolingi).
I dipinti superstiti di questo periodo sono per lo più illustrazioni di manoscritti miniati, murali e frammenti di affreschi.
Le officine monastiche rappresentavano il punto di origine dell’Arte Ottoniana, rinomata anche per la lavorazione dei metalli.
Fonti:
https://www.britannica.com/art/Western-architecture/Ottonian-period
https://www.khanacademy.org/humanities/medieval-world/carolingian-ottonian/ottonian1/a/ottonian-art-an-introduction
https://courses.lumenlearning.com/boundless-arthistory/chapter/the-ottonians/
https://human.libretexts.org/Bookshelves/Art/Book%3A_Art_History_%28Lumen%29/16%3A_Early_Medieval_Europe/16.04%3A_The_Ottonians