L’architetto e scenografo tedesco Hans Poelzig è il miglior esempio dell’Espressionismo architettonico tedesco.
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La sua Vita
Hans Poelzig nacque a Berlino nel 1869. Fu nominato professore dell’Accademia delle Arti e dei Mestieri di Breslau (oggi Wroclaw). Divenne architetto della città di Dresda (1916-20) e professore alla Technische Hochschule. Nel 1918 si unisce al Novembergruppe. Nel 1920 si trasferì a Berlino, dove diresse uno studio dell’Accademia delle Arti. Dal 1923 insegnò a Berlino-Charlottenburg. Morì poi il 14 giugno 1936 a Berlino.
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Le Opere maggiori
- Il Grosses Schauspielhaus è un teatro di Berlino la cui struttura era originariamente un mercato costruito dall’architetto Friedrich Hitzig. Inoltre, ha mantenuto la sua forma esterna a capanna.
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- Fabbrica di prodotti chimici (1912) a Lubań, in Germania (oggi Polonia).
- Haus des Rundfunks (1930) a Berlino, che è la più antica casa di trasmissione autonoma del mondo.
- L’edificio IG Farben (o edificio Poelzig, 1928-1930) a Francoforte, il cui progetto originale fu oggetto di un concorso vinto da Poelzig.
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- Palazzo dei Soviet, che era un progetto per un centro amministrativo e una sala congressi (se costruito, sarebbe diventato la struttura più alta del mondo dell’epoca) a Mosca.
- Edificio per uffici a Breslau
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- Ha lavorato sul set di The Golem: How It Came Into the World (o Der Golem, wie er in die Welt kam). Diretto da Karl Böse e Paul Wegener, questo lungometraggio muto è uno dei film più importanti del periodo espressionista tedesco.
Grosses Schauspielhaus
Nel 1919, a Berlino, Hans Poelzig progettò il Grosses Schauspielhaus. Questo teatro per 5000 persone costituisce un’esperienza espressionista nella sua carriera. L’elemento più caratteristico dell’opera è il tetto, una grande cupola interna completamente ricoperta di stalattiti. All’interno, la scena si affacciava sulla platea, digradando su un’orchestra semicircolare, che ricordava il teatro greco classico. Lungo il perimetro dell’orchestra si diramavano le gradinate del grande auditorium, intervallate da colonne che sostenevano archi con bordi fatti di stalattiti. Inoltre, vi è una cupola tronco-conica con fasce inclinate verso l’alto e i bordi costituiti da numerose stalattiti.
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Caratteristiche dello Stile di Poelzig
Il lavoro di Poelzig si sviluppò attraverso l’Espressionismo e la Nuova Oggettività a metà degli anni Venti, prima di approdare a uno stile più convenzionale ed economico. Voleva elaborare un linguaggio specifico per gli edifici delle fabbriche. Questo in un periodo in cui la Germania si stava sviluppando come una grande nazione industrializzata. Poelzig individuò un sinistro stile neogotico, che è l’ambiente adatto per i suoi impianti monumentali.
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Fonti: