Architetto, designer d’interni, scrittore ed educatore, Frank Lloyd Wright ha sviluppato uno stile organico e distintamente americano. È stato forse l’architetto americano più influente del XX secolo.
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Nutrire la sua passione
Frank Lloyd Wright nacque l’8 giugno 1867 nel Wisconsin, da una famiglia di predicatori unitariani gallesi. Sua madre lo educò seguendo i principi di Friedrich Froebel, in cui il concetto di “Spielgabe” (tradotto “doni del gioco”) gioca un ruolo importante. Sfere, cubi, cilindri e altri solidi primitivi realizzati con diversi materiali, come il filato o il legno, possono essere manipolati e assemblati in infinite varianti, che catturano l’immaginazione dei bambini.
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La sua Carriera
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Dopo essersi iscritto come studente alla Facoltà di Ingegneria del Wisconsin, che poi abbandonò, iniziò come apprendista in due importanti studi. Prima con J.L. Silsby e poi con lo studio di Chicago di Dankmar Adler e Louis Henry Sullivan, i pionieri dell’architettura moderna americana. Vi rimase per circa sei anni, dal 1887 al 1893, dedicandosi principalmente alla progettazione di case unifamiliari, mentre Adler e Sullivan costruivano grattacieli ed edifici commerciali.
Wright fu molto influenzato da Sullivan, il cui motto era “la forma segue la funzione” e rifiutò gli stili europei più floridi, a favore di un’estetica più pura. Inoltre, Wright seguì le sue idee e le sviluppò in un marchio unico di architettura moderna americana.
In seguito, Wright fondò il suo studio e utilizzò uno stile che divenne noto come Scuola della prateria. Nel corso della sua carriera, Wright fu il creatore e il maestro dell’architettura organica, con l’armonia tra le costruzioni umane e gli abitanti e l’ambiente naturale circostante. Inoltre, l’audacia e la fecondità del suo processo e la sua padronanza dello spazio sono probabilmente i suoi più grandi risultati.
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Le Opere maggiori
- Casa Winslow (1893) a Chicago, USA
- Unity Temple (1906-1907) a Chicago, USA
- Casa Robie (1908-1910) a Chicago, USA
- Midway Gardens (1913-1914) a Chicago, USA
- Imperial Hotel (1916-1922) a Tokyo, Giappone
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- Casa Ennis (1920-1924) a Los Angeles, USA
- Casa Kaufmann or Fallingwater House (1932-1936) Pittsburg, USA
- Quartiere generale della Johnson Wax (1936-1939) a Racine, USA
- Museo Guggenheim (1949-1959) a New York City, USA
- Casa Norman Lykes (1959) a Phoenix, USA
Forse l’esempio più famoso dell’audace filosofia progettuale di Wright è la Fallingwater House, che Wright progettò per librarsi sopra una cascata.
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Il suo Stile
Frank Lloyd Wright e la sua interpretazione unica del design lo hanno reso uno dei più grandi architetti di tutti i tempi. Inoltre, ha perfezionato uno stile decisamente americano che enfatizzava la semplicità e la bellezza naturale in contrasto con le costruzioni intricate e ornate che prevalevano in Europa. Con un’energia e una tenacia apparentemente infinite, Wright ha progettato oltre 1.100 edifici nel corso della sua vita, di cui quasi un terzo nell’ultimo decennio.
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Wright fu un pioniere e un creatore molto produttivo. Nel corso della sua carriera, ha mantenuto l’uso di dettagli ornamentali, colori terrosi, texture ed effetti ricchi. L’uso oculato dei materiali contribuì a controllare e perfezionare la sua espressione dinamica dello spazio, aprendo una nuova era nell’architettura americana. Troppo impetuose per essere contenute, le sue opere avrebbero toccato l’Europa e, negli anni successivi, il Giappone.
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Fonti:
www.britannica.com www.biography.com
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