Espressionismo Astratto è il termine usato per indicare le nuove forme di arte astratta che provengono da pittori americani come Jackson Pollock, Mark Rothko e Willem de Kooning negli anni Quaranta e Cinquanta.
Le origini
Uno dei tanti paradossi dell’Espressionismo Astratto è che le origini del movimento possono essere fatte risalire alla pittura figurativa degli anni Trenta. Quasi tutti gli artisti che sarebbero poi diventati astrattisti a New York furono influenzati dall’esperienza della Grande Depressione. Sono maturati mentre dipingevano con stili influenzati dal Realismo sociale e dai movimenti regionalisti.
Caratteristiche della Pittura Astratta
L’Espressionismo Astratto è famoso per le opere di grandi dimensioni lontane dai processi tradizionali. Sebbene l’Espressionismo Astratto sia studiato per i progressi nel campo della pittura, le sue idee hanno avuto una profonda influenza su molti aspetti della vita quotidiana, tra cui il disegno e la scultura. Inoltre, invece di interessarsi esclusivamente alle opere finite, gli artisti astrattisti si concentravano sul processo.
Le forme sono utilizzate in vari modi per creare una sensazione di volume e movimento. Questi elementi vengono fusi in modelli espressivi per rappresentare fenomeni reali o soprannaturali.
I pittori più importanti
Gli artisti più noti di questo movimento sono:
- Paul Klee: è stato un artista svizzero famoso per il suo ampio corpus di opere influenzate dal Cubismo, dall’Espressionismo e dal Surrealismo;
- Piet Mondrian: è stato un pittore olandese, figura di spicco del movimento De Stijl, che si concentrava su forme e colori semplici,
- Hans Arp: fu uno dei principali artisti di Dada a Zurigo;
- Malevich: artista russo che fonderà il Suprematismo.
- Robert Delaunay: fu l’autore di “Sole e Luna” (1912), “Sole n. 2” (1912-1913), “La città” (1910).