Enzo Mari è un artista modernista e designer di mobili italiano. Si ispira all’idealismo del movimento Arts and Crafts e alle idee politiche e sociali del socialismo e del comunismo.
Fonte immagine: https://en.wikipedia.org/wiki/Enzo_Mari
La sua vita
Nato a Novara nel 1932, studia all’Accademia delle Belle Arti di Milano e parallelamente agli studi sviluppa un’intensa produzione artistica, con mostre personali e collettive in gallerie e musei d’arte contemporanea. Contemporaneamente inizia anche l’attività di designer, dapprima come ricerca personale e formale, poi in collaborazione con numerose aziende industriali, nei settori della grafica e dell’editoria, dei prodotti industriali e degli allestimenti.
Il suo lavoro è apprezzato a livello internazionale e considerato tra i più rappresentativi del design italiano. Si distingue per la costante ricerca e sperimentazione di nuove forme e significati del prodotto, spesso in contrasto con i canoni tradizionali del design industriale.
Fonte immagine: http://www.magisdesign.com/elenco_designers/enzo-mari/
Artista e Designer
La sua posizione unica di artista-designer è documentata dalle numerose pubblicazioni dedicate al suo lavoro e dalla sua partecipazione a importanti istituzioni. Il lavoro di Enzo Mari prende direzioni artistiche diverse, accomunate dalla riflessione sul significato della forma e del design. La sua attività creativa, dopo una preliminare ricerca sulla percezione visiva, si è dedicata alla creazione di giocattoli per bambini, alla grafica, al design e all’architettura.
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/11799e1d-4af3-48b5-86f1-5692de827772 by Brett Jordan
Nel 1963 diventa coordinatore del gruppo italiano “Nuove Tendenze”, curando nel 1965 la mostra di optical kinetic, e program-art per la “Biennale” di Zagabria. Caratteristica di tutta la sua opera è la continua ricerca e sperimentazione di nuove forme e significati dei prodotti, anche in contrasto con gli schemi tradizionali dell’Industrial Design.
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/22450c71-969d-4358-8f59-4d707863cefd by neil cummings
Nel 1971 Enzo Mari partecipò con un intervento critico alla mostra “Italia: The New Domestic Landscape” al MOMA di New York.
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/e4300d72-786d-47b1-a240-ce6ca643c069 by Brett Jordan
La sua posizione nei confronti dell’arte e del design è documentata in molte pubblicazioni dedicate al suo lavoro e nei lavori di importanti associazioni, come l’Associazione per il Disegno Industriale, di cui Mari è stato presidente dal 1976 al 1979. Enzo Mari ha ricevuto per tre volte il “Compasso d’Oro”. Le sue opere e i suoi oggetti sono presenti in diversi musei d’arte contemporanea: “Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Moderna Museet di Stoccolma, Stedelijk Museum di Amsterdam, Kunstmuseum di Düsseldorf.
Nel 1983 gli è stata dedicata un’importante mostra dal “Centro Studi e Archivio della Comunicazione” dell’Università di Parma. Enzo Mari ha donato a questo archivio 8.500 dei suoi disegni ed elaborati.
Fonti: http://www.danesemilano.com/designers/enzo-mari/
Filosofia concettuale
Mari produce design più che prodotti di design. Fondato e verificato negli studi sul linguaggio visivo, il processo scientifico del suo lavoro è applicato alla progettazione di oggetti che si concentrano fortemente sul significato e non sull’effetto. Sono liberi da neologismi e da stimoli promozionali aggressivi, cioè privi dell’aggressività tipica delle mode di consumo.
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/ce22a69d-0659-467f-b8af-05cd19d001ca by neil cummings
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/1f3fb93b-05de-426c-8f13-48dd7735b713 by jlggb
Il concetto di design di Mari può essere riassunto come tecnologia e ideologia che richiede che gli oggetti collettivi siano liberi da sovrastrutture alienanti. Lo stretto legame tra tecnologia e ideologia porta a un’operazione nel complesso chiaramente metodologica. Mari non personalizza le forme che crea, mantiene i suoi oggetti reali. Opponendosi all’obsolescenza non tecnica e ai vincoli del consumo psicologico, Mari mira a liberare le cose dal loro mero valore di merce e si preoccupa solo di ciò che possono comunicare.
Fonti: https://www.domusweb.it/en/from-the-archive/2012/08/11/the-enzo-mari-method.html
Mondo accademico
Recentemente la sua attività si sta estendendo alla ricerca e alla progettazione di interventi urbanistici (Milano, progetto per la “Piazza del Duomo”) e alla didattica, svolta con conferenze e corsi di lezioni in Italia e all’estero. Ha tenuto numerosi corsi di formazione, tra cui quelli presso il Centro Studi di Comunicazione Visiva dell’Università di Parma, l’Accademia di Belle Arti di Carrara, la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e l’ISIA di Firenze. Recentemente ha tenuto lezioni e conferenze presso il College of Art di Berlino (Hochschule der Kunste) e il College for Applied Arts di Vienna (Hochschule fűr angewandte Kunst). È inoltre membro del “Centro studi e archivi della comunicazione” di Parma.
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/2eaf3e66-f7b1-4243-b3b4-ae5a19b7e399 by צילום: יפה גאון
Fonti: http://www.driade.com/en/designer/enzo-mari
Premi
- Premio Compasso d’Oro: 1967 “per la ricerca individuale nel design”.
- Premio Compasso d’Oro: 1979 per la sedia “Delfina”.
- Premio Compasso d’Oro: 1987 per la sedia “Tonietta”.
- Premio Compasso d’Oro: 2001 per il tavolo “Legato”.
- Premio “Barcellona” nel 1997.
- La RSA di Londra gli ha conferito il premio “HonRDI” (Honorary Royal Designer for Industry) nel 2000. Solo 200 persone possono detenere questo titolo in qualsiasi momento.
- La Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano gli ha conferito la laurea honoris causa in Disegno Industriale nel 2002.