Fotografo e designer di mobili italiano, Willy Rizzo era famoso per il suo genio creativo originale e unico e per i suoi ritratti di principi, principesse, playboy e attrici. Ha creato l’iconico tavolino rettangolare con struttura in legno e rivestimento in metallo.
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Chi era Willy Rizzo?
Willy Rizzo ĆØ nato nel 1928 a Napoli, in Italia. Da bambino si recĆ² a Parigi con la famiglia. SviluppĆ² un interesse per la fotografia e decise di lavorare sodo. All’etĆ di 12 anni inizia a scattare ritratti e nel 1948 viene assunto dalla rivista Paris Match, per la quale fotografa, tra gli altri, personaggi come Marilyn Monroe, Audrey Hepburn, Brigitte Bardot, Jane Fonda, Fred Astaire, Salvador DalĆ e Pablo Picasso. Ha anche fotografato una serie di eventi: il Processo di Norimberga e gli eventi di moda per Marie-Claire e Vogue. La sua carriera nel campo dell’interior design ĆØ iniziata a Roma e, a partire dalla fine degli anni Sessanta, ha prodotto piĆ¹ di trenta progetti di mobili, oltre a completare commissioni di interior design per personaggi di spicco.
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Nel 1966 lanciĆ² a Roma una linea di mobili ispirata a modernisti come Mies van der Rohe e Le Corbusier. La sua collezione inaugurale comprendeva tavoli da pranzo in travertino bordati d’acciaio e lampade da tavolo in bronzo, e oggi molti dei suoi pezzi sono esposti nella collezione permanente del Metropolitan Museum of Art di New York. Divenuto un famoso cronista del “jet set” glamour degli anni Cinquanta, Rizzo ĆØ stato memorabilmente immortalato nel ruolo del paparazzo Walter Rizotto ne Lo smeraldo di Castafiore del creatore di Tintin Herge nel 1963. A metĆ degli anni Duemila ĆØ tornato al design di mobili, collaborando con Paul Smith e Mallett Antiques. Ć morto il 25 febbraio 2013 a Parigi, in Francia.
Le sue opere piĆ¹ importanti
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Una delle opere piĆ¹ importanti realizzate da Willy Rizzo negli anni Settanta sono il tavolo da pranzo e le sei sedie, realizzati per Mario Sabot. Il tavolo ĆØ caratterizzato da una forma rettangolare con piano in formica marrone bordato in alluminio. Ć montato su un massiccio zoccolo rettangolare in formica che termina con una base a piattaforma allungata in acciaio. Per quanto riguarda le sedie, sono basse con schienale a botte aperto, con una barra di cresta modanata e supporti laterali diagonali che scendono verso una base circolare. La seduta rotonda ĆØ rivestita in velluto figurato verde e bordata in alluminio.
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Negli anni Settanta, Rizzo progettĆ² l’iconico tavolino rettangolare con struttura in legno e rivestimento in metallo. Questo tavolino ĆØ stato progettato per Cidue. Si tratta di un tavolo allungabile con dry bar a specchio nascosto. Una volta aperto, puĆ² arrivare fino a 83,46 pollici. Per quanto riguarda la struttura, ĆØ cromata e poggia su una base in legno nero. Mentre il piano superiore ĆØ in vetro fumĆ© color bronzo.
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Si tratta di una lussuosa ed eccezionale mensola di Willy Rizzo in radica di olmo e ottone, “Alveo” Range. Dal 1972, ĆØ stata venduta al dettaglio dall’azienda italiana Mario Sabot ed ĆØ caratterizzata da un’impiallacciatura in radica di olmo di qualitĆ in una ricca tonalitĆ di colore oro/biondo, rifinita con l’originale laccatura opaca morbida. La linea “Alveo” combina in modo intelligente un design modernista con legno riccamente tinto e metalli lucidi come l’ottone, per un look caldo e glamour.
Come riconoscere lo stile di Rizzo?
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Negli anni ’70 Rizzo, grande ammiratore della raffinatezza di Mies van der Rohe, Corbusier e Ruhlmann, sviluppĆ² uno stile che oggi ĆØ facilmente riconoscibile. I suoi pezzi hanno linee semplici con forme geometriche ben marcate che utilizzano materiali meticolosamente selezionati, mescolati con cromo e rame. Ć sempre rimasto fedele all’uso tradizionale dei materiali degli artigiani, evitando di entrare nel sistema di produzione di massa e nella plastica che era di moda all’epoca. Lo stile all’inizio era definito dai clienti e dagli interni da arredare.
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Lo stile di Rizzo puĆ² essere definito con le seguenti parole: comfort, soliditĆ e praticitĆ sono elementi ugualmente importanti. Per questo motivo i divani modulari erano lussuosamente rivestiti in pelle e dotati di un pannello di controllo che regolava la luce e il volume dello stereo. Le porte del suo appartamento si privano e si chiudono con un battito di mani e i tavolini bassi erano dotati di un bar. Come si puĆ² dire che le sue foto erano belle per la loro rara semplicitĆ , allo stesso modo si puĆ² dire che i suoi mobili funzionavano perfettamente nell’arredamento contemporaneo perchĆ© hanno un’elegante semplicitĆ e una loro ragione d’essere. L’originalitĆ dei suoi mobili deriva dalla sua indipendenza come creatore che non ha mai copiato o collaborato, il che spiega il suo stile cosƬ diverso e scarno.
Fonti:Ā
http://www.willyrizzo.com/BIO-WILLY-RIZZO-it
http://www.artnet.com/artists/willy-rizzo/
https://auction.catawiki.com/kavels/7722987-willy-rizzo-by-mario-sabot-console-table-alveo-range