Il designer austro-italiano Ettore Sottsass (1917-2007) ĆØ una delle figure piĆ¹ influenti e anticonvenzionali del design del XX secolo. Architetto e designer, ha partecipato a tutti i movimenti architettonici radicali.
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Vita
Ettore Sottsass (1917-2007) ĆØ nato a Innsbruk nel 1907. Suo padre (Ettore Sottsass Senior) era un architetto e sua madre era austriaca. Diplomatosi al liceo Galileo Ferraris, si iscrisse al Dipartimento di Architettura del Politecnico di Torino, dove si laureĆ² nel 1939. Arruolato durante la Seconda guerra mondiale, venne imprigionato per circa sei anni. Finalmente liberato, tornĆ² in Italia nel 1947 e iniziĆ² a lavorare a Milano – dove conosce Giuseppe Pagano – prima con il padre e poi aprendo un proprio studio di design.
Il designer di Olivetti
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Nel 1958 Sottsass fu assunto da Adriano Olivetti come consulente di design per Olivetti, per progettare dispositivi elettronici e sviluppare il primo computer mainframe italiano, l’Elea 9003 per il quale fu premiato con il Compasso d’Oro nel 1959. ProgettĆ² anche apparecchiature per ufficio, macchine da scrivere e mobili. Qui Sottsass si ĆØ fatto conoscere come designer che, attraverso il colore, la forma e lo stile, ĆØ riuscito a portare le apparecchiature per ufficio nel regno della cultura popolare.
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Il gruppo Memphis
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Mentre continuĆ² a progettare per Olivetti negli anni Sessanta, Sottsass sviluppĆ² una serie di oggetti che erano espressione delle sue esperienze personali di viaggio negli Stati Uniti e in India. Questi oggetti comprendevano grandi sculture in ceramica simili ad altari e le sue “Superbox”, gesti scultorei radicali presentati in un contesto di prodotti di consumo, come dichiarazioni concettuali. Rivestite di laminati personalizzati, audaci e colorati, erano precursori di Memphis, un movimento nato piĆ¹ di un decennio dopo. In quel periodo Sottsass disse: “Non volevo piĆ¹ fare prodotti consumistici, perchĆ© era chiaro che l’atteggiamento del consumismo era molto pericoloso.” Di conseguenza, il suo lavoro tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta ĆØ stato definito da collaborazioni sperimentali con designer piĆ¹ giovani, come Superstudio e Archizoom Associati, e dall’associazione con il movimento radicale, culminata nella fondazione di Memphis alla fine del decennio.
L’idea alla base del design
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Il design ĆØ un modo per discutere della vita. Ć un modo per discutere di societĆ , politica, erotismo, cibo e persino di design. Infine, ĆØ un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita. Naturalmente, per me il design non si limita alla necessitĆ di dare piĆ¹ o meno forma a uno stupido prodotto destinato a un’industria piĆ¹ o meno sofisticata; quindi, se si deve insegnare qualcosa sul design, dovrebbe essere soprattutto qualcosa sulla vita, e si dovrebbe sottolineare questo punto, spiegando che la tecnologia ĆØ una metafora della vita.ā Ettore SotsassĀ Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā
Da qui la sua adesione ai principi del Radical Design. Profondamente deluso dalla produzione di massa italiana, che incolpava di aver provocato la societĆ del consumismo, a partire dagli anni Novanta Sottsass ha ridotto la sua attivitĆ di designer a pochi interventi per gallerie d’arte, dedicandosi invece sempre piĆ¹ all’architettura.
Quali sono i progetti piĆ¹ famosi di Sottsass?
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- Macchina da scrivere Valentine, Olivetti, 1969
- Mobile Superbox, Poltronova, 1966
- Specchio Ultrafragola, Poltronova, 1970
- Lampada Tahiti, Memphis, 1981
- Libreria Carlton, Memphis, 1981
- Sedia Mandarin, Knoll, 1986
- Sedia Miss don’t you like caviar, 1987
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