Il Quarto Stile Pompeiano, chiamato da Mau anche “stile intricato”, può essere visto come una combinazione degli altri tre stili.
Fantastico
Viene anche definito “stile fantastico” perché è eterogeneo e utilizza elementi di tutti gli stili precedenti; è una combinazione delle diverse sensibilità artistiche che lo hanno preceduto.
Il Quarto Stile nella pittura murale romana è generalmente meno ornato del precedente, può essere considerato una tendenza barocca come reazione al manierismo del Terzo Stile. Questo stile, molto più difficile da comprendere, ripropone la pittura narrativa su larga scala e le vedute panoramiche, pur volendo conservare i dettagli architettonici del Secondo e Primo Stile.
Caratteristiche dello Stile
Nell’Età giulio-claudia domina una qualità che richiama il tessuto e che sembra essere la connessione di tutti gli elementi della decorazione murale; i colori tornano a essere caldi e vengono utilizzati per migliorare la capacità di raffigurare scene tratte dalla mitologia; si utilizzano anche pannelli con disegni floreali sulle pareti. Uno dei maggiori progressi riscontrati in questa pittura è il miglioramento delle nature morte con spazio e luce intensi. L’ombreggiatura giocava un ruolo fondamentale nella natura morta romana. Questo stile non ha mai veramente acquisito importanza fino alle decorazioni olandesi e inglese, datate dal XVII al XVIII secolo.
Scene di eroi e figure mitologiche erano dipinte con colori più caldi mentre elementi e accessori erano dipinti in oro giallo. Nel periodo della Dinastia Flavia, come negli ultimi anni della città di Pompei, vennero dipinte scene realistiche e ottimi paesaggi. Altri sviluppi furono la rappresentazione di sfondi e l’introduzione di uno stile costituito da arabeschisu fondo bianco, come nella Domus Aurea di Nerone a Roma.
Esempi significativi
Un importante esempio del Quarto Stile è la Sala di Issione nella Casa dei Vettii a Pompei. Uno dei principali contributi che distinguono il Quarto Stile dagli altri è la crescente importanza data alla natura morta con ottimi spazi e luci. L’ombreggiatura era un fattore chiave nella realizzazione della natura morta romana. Questo stile non è mai stato considerato importante anche se nel XVII e XVIII secolo lo sarà con il contributo degli studiosi olandesi e inglesi.
Fonti:
http://www.art-and-archaeology.com/roman/painting.html
http://www.pompeiin.com/en/Painting_styles.html
https://www.khanacademy.org/humanities/ancient-art-civilizations/roman/wall-painting/a/roman-wall-painting-styles
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