Il Palladianesimo prende il nome dall’architetto rinascimentale Andrea Palladio, le cui opere hanno influenzato in modo rilevante l’architettura in Europa dal XVII secolo a oggi.
Origini e caratteristiche di questo Stile
Palladio reinventò l’architettura romana per l’uso contemporaneo e pubblicò “I Quattro Libri dell’Architettura”, tradotti e ripubblicati in tutta Europa. La sua architettura è caratterizzata dalla simmetria, dalle proporzioni e dalla codifica degli Ordini Classici. Utilizzò forme classiche e motivi decorativi. Le sue caratteristiche principali sono:
- Colonne Corinzie e foglie d’acanto;
- Conchiglie, simbolo della dea romana Venere;
- I frontoni e i mascheroni sono utilizzati come decorazioni all’interno e all’esterno degli edifici;
- I terminali sono utilizzati per ricordare il dio romano Terminus, usato come marcatore di confini.
Architetti
Andrea Palladio era contraddistinto da uno stile che richiamava fortemente l’epoca classica, la sua concezione si basava sull’architettura romana antica. Scrisse “I Quattro Libri dell’Architettura” che contengono illustrazioni e spiegazioni della sua architettura. Il suo primo incarico fu Villa Godi. In essa sono presenti molti elementi dell’architettura dei Castelli, come “La colombaia”, simile a una piccola torre, che permetteva ai proprietari di controllare l’affaccio.
Palladianesimo inglese
Chiswick House fu terminata tra il 1725 e il 1729, il suo progettista fu Lord Burlington; la struttura centralizzata e la pianta quadrata della tenuta si ispirarono alla Villa Rotonda di Andrea Palladio vicino a Vicenza.
Wanstead House fu invece progettata da Colen Campbell, architetto e pioniere dello stile palladiano. Il grandioso portico d’ingresso, le finestre ad arco, gli enormi blocchi del seminterrato e i padiglioni alle estremità ornati da finestre “veneziane” ad arco di Wanstead diventeranno in seguito caratteristiche chiave dell’architettura palladiana.
Arredamento nel Palladianesimo
Gli architetti erano interessati a edifici, terreni e giardini. I mobili erano qualcosa di distinto e dovevano essere in linea con gli altri elementi. William Kent progettò mobili palladiani legati alla sua architettura. Kent lavorava come decoratore e progettò molti arredi per la villa di Burlington e per Chiswick House. La sua concezione “kenziana” era ricca di ornamenti, monumentale e con dettagli dorati.
Benjamin Goodison è stato un altro importante designer degno di menzione. Faceva parte del gabinetto reale sotto Giorgio II di Gran Bretagna e si ispirò ai progetti neopalladiani di William Kent.