Il termine Barocco Romano descrive un linguaggio complesso, originario di Roma, che comprende la pittura, la scultura e l’architettura.
Quando e perché nacque il Barocco Romano
L’architettura barocca ha origine nella Controriforma, quando la Chiesa cattolica lancia un appello emotivo ai fedeli utilizzando l’arte e l’architettura. Nel XVII secolo, Roma divenne il simbolo della maestà cattolica e il trionfo fu espresso attraverso le arti. Gli architetti, gli artisti e gli urbanisti del Barocco furono chiamati a dare forza alle tradizioni ecclesiastiche della città . Roma divenne la capitale del mondo artistico europeo.
I principali artisti barocchi
L’architettura del Barocco romano può essere attribuita ai regni papali di Urbano VIII, Innocenzo X e Alessandro VII. I tre principali architetti di questo periodo furono lo scultore Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e il pittore Pietro da Cortona. Ognuno di loro maturò la propria sensibilità in architettura. I soffitti e le volte dei palazzi e delle chiese erano un mezzo di comunicazione per realizzare obiettivi propagandistici attraverso diversi modi di espressione.
- Pittura barocca: illustrava gli elementi chiave del dogma cattolico;
- La scultura barocca: era caratterizzata da un senso di movimento dinamico;
- Architettura barocca: era progettata per essere spettacolare;
Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini dominò l’arte romana nel XVII secolo. Sotto Papa Urbano VIII, Bernini conobbe maggiore successo e crescita. Gli fu commissionata la costruzione di una struttura simbolica sopra la tomba di San Pietro nell’omonima Basilica a Roma. L’immenso baldacchino in bronzo dorato realizzato rappresenta il primo vero monumento del barocco romano. Il baldacchino è perfettamente proporzionato e, guardandolo, ci si rende conto che è alto come un edificio di quattro piani. Il movimento verso l’alto fino alla corona, i suoi colori scuri insieme all’oro vivo, gli conferiscono parvenza di un organismo vivente. È una fusione senza precedenti di scultura e architettura.
Francesco Borromini
BBorromini collaborò con Bernini per la realizzazione di Palazzo Barberini e del Baldacchino di San Pietro. In seguito ottenne un incarico indipendente per la progettazione della chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane. L’edificio è considerato un capolavoro dell’architettura barocca romana. Per la facciata, Borromini utilizzò due ordini, uno superiore e uno inferiore, caratterizzati da una successione di superfici concave e, in alto, da tre parti concave e un’edicola convessa. La facciata era rifinita con una superficie concava a medaglione ovale che dava un senso di dinamismo.
Borromini lavorò anche alla costruzione della chiesa di di S. Ivo alla Sapienza. All’interno, la navata presenta una nuova pianta centralizzata. È cerchiata con l’alternanza di cornici concave e convesse, che portano a una cupola decorata con schiere lineari di stelle e cherubini. La pianta forma una stella a sei punte. Sant’Ivo alla Sapienza fonde gli eccessi del barocco e alcune forme di razionalità in un concetto innovativo.
Fonti:
https://www.britannica.com/biography/Gian-Lorenzo-Bernini
http://www.newworldencyclopedia.org/entry/Francesco_Borromini
https://es.wikipedia.org/wiki/Francesco_Borromini