Apollodoro di Damasco, dopo aver iniziato come eccellente ingegnere militare, divenne l’architetto imperiale ufficiale dell’imperatore Traiano e di Adriano. È anche l’architetto dell’ultimo «rifacimento» del Pantheon di Roma.
Fonte immagine: https://en.wikipedia.org/wiki/Apollodorus_of_Damascus
La Vita di Apollodoro
Apollodoro di Damasco aveva origini nabatee e nacque intorno al 60 d.C. a Damasco (Siria). Inoltre, giunse a Roma grazie a Traiano nel 91 d.C.. Inizialmente era un console ordinario, impiegato nei programmi di Domiziano di ristrutturazione edilizia di Roma. Il padre dell’architetto entrò probabilmente nella clientela del padre di Traiano mentre questi si trovava in Siria. Inoltre, fu l’unico grande architetto romano di cui si conoscono tutte le opere. Ciò è dovuto al fatto che a Roma gli architetti non firmavano mai le loro opere per onorare l’imperatore che le commissionava.
I Capolavori di Apollodoro
Apollodoro ebbe un’influenza significativa sullo stile imperiale romano; nonostante il dibattito sul suo impatto, il suo stile è una sintesi tra la tradizione italo-romana e i moduli ellenistico-orientali. Nei suoi progetti utilizzò invenzioni avanzate e contribuì in modo significativo allo sviluppo delle strutture e delle tecnologie edilizie. Tra le sue opere principali si ricordano il Foro di Traiano, la Colonna e i Mercati, il Pantheon adrianeo, il porto di Traiano a Fiumicino, l’Arco di Traiano ad Ancona, l’Arco di Traiano a Benevento, il Ponte di Traiano, ecc.
La Colonna di Traiano
Il monumento, realizzato nel 113, celebrava la conquista della Dacia da parte dell’imperatore Traiano. Presenta un lungo fregio a spirale che si snoda lungo il tronco della colonna e descrive la guerra dacica. In aggiunta, il monumento raffigura la tradizione artistica dell’arte ellenistica (e quindi classica) e la solennità interamente romana dell’esaltazione dell’Impero, che si fondono organicamente.
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Il Ponte di Traiano
Il Ponte di Traiano, noto anche come Ponte di Apollodoro, sul Danubio è un ponte tra Drobeta e Pontes. Apollodoro costruì la struttura nel 103-105 dopo una lunga battaglia che si concluse con la vittoria romana e l’armistizio del 102 d.C.. È rimasto famoso per la genialità delle sue soluzioni tecniche. Una delle sue rappresentazioni sono i rilievi della Colonna Traiana.
Fonte immagine: https://en.wikipedia.org/wiki/Trajan%27s_Bridge
Il ponte, lungo 1135 m, largo 15 m e alto 19 m, è in legno e ha pilastri in mattoni, pietra e pozzolana, tutti provenienti dall’Italia. Numerosi ricercatori ipotizzano che per fissare i pilastri, Apollodoro abbia deviato il corso del Danubio, diminuendo così il livello del fiume. Inoltre, il ponte era accessibile dalle torri di sicurezza di Drobeta e Pontes, quindi nessun nemico poteva attraversarlo impunemente. Inoltre, alcuni resti del ponte si trovano vicino a Drobeta, in Romania.
Il Foro di Traiano
Chiamato anche Forum Ulpium, fu costruito dall’imperatore Traiano con il denaro ricavato dalla conquista della Dacia. Innanzitutto, il progetto, attribuito ad Apollodoro di Damasco, prevede una pianta disposta parallelamente al Foro di Cesare e perpendicolarmente a quello di Augusto. Inoltre, il complesso misura 300 m di lunghezza e 185 di larghezza e presenta sculture e pitture murali, ricoperte da stucchi di marmo.
Il complesso includeva:
- Un ingresso a pianta quadrata con un portico centrale a quattro lati.
- Una vera e propria piazza forense (116 x 95 m), con il lato convesso dell’ingresso, ornato dalla grande statua equestre dell’imperatore
- Due esedre semicircolari ai lati della piazza
- Basilica Ulpia, un cortile porticato con la famosa Colonna Traiana e le due biblioteche
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/7ffa86e1-ae87-4cec-8f69-6f582b40a8ae by David Paul Ohmer
Mercati di Traiano
I Mercati di Traiano occupavano e sostenevano il versante del colle Quirinale, all’inizio del II secolo. I Mercati avevano sei livelli e si basavano sulla forma semicircolare dell’esedra del foro di Traiano. Inoltre, le date dei bolli laterizi risalgono al regno di Traiano, confermando la costruzione dei Mercati Traianei da parte di Apollodoro.
Apollodoro sfruttò lo spazio ottenuto tagliando le pendici della collina e inserendo diversi ambienti ai vari livelli del monumento. Utilizzò la comune tecnica costruttiva in mattoni, che prevedeva una struttura in cemento con muratori esterni. Sulla facciata del «Grande Emiciclo» la decorazione è realizzata con mattoni di forma personalizzata. Inoltre, questa decorazione è stata utilizzata anche nella successiva architettura rinascimentale e neoclassica.
L’Arco di Traiano ad Ancona
L’arco di Traiano di Ancona è in marmo proconnesio e fu realizzato nel 100-116 d.C. dal Senato e dal popolo di Roma, in onore dell’imperatore che, a proprie spese, fece ampliare il porto della città. La statua equestre di Traiano fu collocata sull’attico, sul quale si trovavano le statue dell’imperatore, di Plotina e di Ulpia Marciana, rispettivamente moglie e sorella dell’imperatore. Inoltre, le iscrizioni, le lettere di bronzo, i fregi e le statue, che i Saraceni sequestrarono nell’848. Inoltre, l’Arco mantiene ancora lo slancio e l’eleganza del passato.
Fonte immagine: https://en.wikipedia.org/wiki/Arch_of_Trajan_(Ancona) Author:Mario Micucci
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