ettura moderna, egli influì decisamente, come insegnante e teorico, sull’evoluzione architettonica tra la fine del 19° e l’inizio del 20° secolo.
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Otto Koloman Wagner nacque il 13 luglio 1841 a Penzing, un sobborgo di Vienna, frequentò l’Akademie der Bildenden Künste di Vienna, presso cui divenne professore nel 1894. Già dalla prolusione relativa all’incarico di professore (rielaborata e stampata nel 1896 col titolo Moderne Architektur e, nel 1914, come Die Baukunst unserer Zeit) emerge la sua polemica verso i tradizionali indirizzi accademici a favore di un’architettura basata sui requisiti della vita moderna e, quindi, su una semplificata espressione compositiva, sottolineata da un analogo uso delle soluzioni strutturali e dei materiali da costruzione.
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Qual è lo stile artistico di Otto Wagner?
O. Wagner sostenne un’architettura spoglia, che non s’ispirasse più ai principi della natura ma a quelli costruttivi, e all’uso onesto dei materiali. Cominciò ad interessarsi alle possibilità offerte all’architettura dai nuovi materiali tipici della produzione industriale (vetro, ferro e cemento).
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Wagner non si sposta normalmente dagli schemi compositivi usuali, dalle planimetrie simmetriche e bloccate, dalla consueta collocazione degli elementi decorativi, ma riconduce preferibilmente gli effetti plastici alla superficie, i luoghi dei consueti chiaroscuri sono occupati da disegni ornamentali piani e le articolazioni tra i volumi sono ridotte a combinazioni di linee.
Le esperienze di Wagner e dei suoi allievi propongono una coerente alternativa agli stili consueti preparando il terreno per il movimento moderno più direttamente di ogni altro movimento contemporaneo.
Quali sono le opere più importanti di Otto Wagner?
Tra la fine del secolo XIX e i primi anni del XX secolo si collocano le principali realizzazioni di Otto Wagner:
- Erste Villa Wagner, Vienna, Austria, 1885-1886;
- Stazione della metropolitana, Vienna, Austria, 1894-1899;
- Majolica House, Vienna, Austria, 1898-1899;
- Wienzeilehäuser, Vienna, Austria, 1898-1899;
- Stazione della metropolitana, Vienna, Austria, 1898;
- St. Leopold am Steinhof, Chiesa di St. Leopold, Vienna, Austria, 1903-1907;
- Banca postale, Vienna, Austria, 1904-1906;
- Zweite Villa Wagner, Vienna, Austria, 1912-1913.
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Tra il 1894 e il 1901 Wagner si occupò del grosso progetto della Metropolitana di Vienna, composta da 80 Km di linee ferroviarie, 40 stazioni e 15 ponti e viadotti. Anche in questo progetto segue forme storiciste e rinascimentali, ma si muove in maniera abbastanza libera. Ci sono tutti gli elementi unificanti tra tutte le stazioni della città, come gli inserti d’alloro (simbolo della corona imperiale) e gli elementi nelle ringhiere (come il cerchio, che è caratteristico della Secessione per Olbrich, mentre Hoffman utilizza in genere il quadrato).
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Le stazioni gemelle di Karlsplatz (1898) presentano una struttura molto innovativa, un telaio in metallo con all’esterno il marmo e all’interno gesso, con decorazioni geometriche e sobrie ma di gusto floreale e quindi rientrano nel suo momento di adesione alla secessione (con i tipici colori verde ed oro, che sono presenti in tutta la linea metropolitana).
A differenza delle precedenti, la stazione Hoffpavillion (1898) realizzata con l’idea di offrire per la metropolitana di superficie una fermata riservata esclusivamente all’imperatore e alla sua corte, presenta delle caratteristiche barocche, con ricchezza del portale in ferro e all’interno ricco di decorazioni.
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Riferimenti testo:
storiadellarchitetturamoderna.blogspot.it
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