È stato un architetto, pittore e designer scozzese, allievo della Glasgow school of art, partecipò attivamente al movimento innovatore, che faceva capo a J. Whistler. La sua impostazione architettonica si lega direttamente al movimento delle Arts and crafts di W. Morris e allo stile Liberty.
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La linea di Mackintosh, molto personale, è da considerarsi più vicina alla scuola di Vienna che si sviluppò intorno a Josef Hoffman e Otto Wagner, piuttosto che all’Art Nouveau belga di cui detestava gli eccessi decorativi. Riesce ad elaborare uno stile geometrico originale, basato su linee rette e forme geometriche elementari escludendo il ricorso alle forme concave e convesse dei francesi.
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Nel 1889 formò, con l’amico J. H. MacNair e le sorelle Frances e Margaret MacDonald, il gruppo “The Four“, i cui lavori che operavano nell’ambito dell’interior design, dell’arredamento, dei tessuti e della lavorazione dei metalli, s’intonano a un raffinato simbolismo di ascendenza preraffaellita.
Mackintosh espresse un’architettura che combinava materiali tradizionali, come la pietra e il mattone, con materiali allora nuovi, come il cemento armato e l’acciaio.
La sua impronta si ritrova in tre tipi di architettura: quella degli edifici pubblici, quella delle case private e quella delle sale da tè (la maggior parte delle quali si trovano nella città di Glasgow).
Quali sono le opere più importanti di Mackintosh?
Tra la fine del secolo XIX e i primi anni del successivo si collocano le più importanti realizzazioni di Mackintosh:
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la Scuola d’Arte di Glasgow,
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la Queen’s Cross Church,
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le Sale da tè Willow Tearooms,
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la Hill House a Helensburgh.
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Le architetture di Mackintosh, concepite per blocchi volumetrici elementari, sono improntate a un’estrema chiarezza e razionalità strutturale. Lo stesso spirito geometrico è applicato agli interni, nei quali Mackintosh fu tra i primi a esplicare quel principio della “progettazione globale” che è alla base delle migliori realizzazioni dell’Art Nouveau, in cui arredo e decorazione, intonati a un finissimo gioco di colori chiari (rosa, bianco, verde-oliva), sono improntati a una straordinaria purezza di linee, con elementi decorativi assai sobri.
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Mackintosh era un perfezionista che concepiva l’opera in maniera globale, curandone ogni aspetto, dall’architettura all’arredamento interno, e controllandone totalmente la progettazione e l’esecuzione. Oltre alla Glasgow School of Art, tra i progetti di Mackintosh è da ricordare anche la Hill House, realizzata per l’editore Walter Blackie.
Quest’ultimo rimane affascinato dal fatto che Mackintosh potesse progettare di tutto, da un intero edificio, alle maniglie delle porte.
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La Hill House di Helensbourgh viene ideata nella tradizionale pianta scozzese a L, che contrasta con gli interni, dove ogni particolare, fluente ed armonioso, è progettato in base alle esigenze di ogni inquilino dell’abitazione.
Proprio per la camera da letto di Walter Blackie, Mackintosh disegna la Ladder Back Chair (ovvero, sedia dallo schienale a scala).
Per questa sedia, il designer scozzese prende le distanze dal naturalismo floreale, adottando uno stile lineare e geometrico ispirato al design giapponese.
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L’arte di Mackintosh è conosciuta in tutto il mondo ed il suo stile innovativo, attraverso l’astrazione delle forme e dei colori della natura, ha influito ed ha contribuito a dare vita ai moderni movimenti artistici ed architettonici. Alcune correnti artistiche più moderne, e molti artisti, designer ed architetti del XX secolo sono influenzati e riprendono gli ideali del genio scozzese.
Riferimenti del testo:
Per ulteriori riferimenti visitare: www.jbdesign.it/idesignpro