La Red and Blue Chair fu disegnata da Gerrit Rietveld nel 1918 e rappresenta una delle più significative opere del Neoplasticismo, in quanto applicazione rigorosa dei concetti identificativi del movimento artistico De Stijl.
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Grazie a un gioco attento di linee verticali e orizzontali, questa poltrona esprime il codice costruttivo del Neoplasticismo, del quale è un manifesto, in cui gli elementi della struttura si ottengono per sovrapposizione delle parti e non attraverso la loro compenetrazione. Proprio come in un quadro di Mondrian, dove i colori primari rosso, blu, giallo, più nero della struttura, identificano le singole parti e le loro specifiche funzioni.
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Gerrit Rietveld, nel 1923, giunge al progetto definitivo della sua Sedia Rossa e Blu ricreando nello spazio una struttura analoga alle contemporanee opere neoplastiche di Mondrian, utilizzando 15 listelli in legno di faggio laccato nero con testate gialle che formano una griglia lineare orizzontale e verticale (ascissa, ordinata e zenith). Questa struttura racchiude due assi in compensato, rispettivamente laccate in rosso (schienale) e in blu (sedile). Tutti gli elementi sono assemblati per semplice giustapposizione.
La Sedia Rossa e Blu fa parte dell’arredo della Casa Schroder progettata nel 1924 da Rietveld, che rappresenta una vera e propria opera d’arte totale, icona del Movimento Moderno.
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Con quale materiale è stata realizzata?
La sedia è realizzata in legno laccato. Quando è stata progettata, il pezzo originale non era verniciato, essendo una versione scolpita cruda, quella definitiva ha visto la sua geometria e la sua struttura leggermente modificata, definita dai colori: nero per il telaio, giallo per le estremità tagliate, rosso e blu per la schiena e il sedile.
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Quali sono le sue dimensioni?
- Larghezza 65,5 cm
- Profondità 83 cm
- Altezza 88 cm
- Altezza seduta 33 cm
La sedia è conservata al Moma di New York, Rietveld ha manipolato volumi rettilinei e ha esaminato l’interazione tra piani orizzontali e verticali, tanto come ha fatto nella sua architettura. Sperando che gran parte dei suoi mobili sarebbero stati alla fine riprodotti in serie, Rietveld ha sempre mirato alla semplicità di costruzione.
Riferimento testo:
Per ulteriori riferimenti visitare: www.jbdesign.it