Architetto, designer e artista italiano, ha svolto un ruolo importante anche nell’ambito dell’architettura degli interni e del disegno industriale
Formatosi nell’ambito del neoclassicismo di G. Muzio, si accostò poi alla tematica del nazionalismo, ma rimase tuttavia sostanzialmente estraneo a quel dibattito culturale, mantenendo una posizione isolata, da collegarsi piuttosto alle evoluzioni dello Stile Internazionale.
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Dopo la laurea al Politecnico di Milano nel 1921, Gio Ponti inizia l’attività di architetto nello studio di Emilio Lancia, per poi passare alla collaborazione con gli ingegneri Antonio Fornaroli ed Eugenio Soncini. Nel 1923 partecipa alla I Biennale di arti decorative tenutasi all’ISIA di Monza e successivamente è coinvolto nella organizzazione delle varie Triennali sia a Monza che a Milano. Con la fondazione della rivista Domus nel 1928 Ponti contribuisce intensamente al rinnovamento della produzione italiana del settore, cui dà nuovi impulsi.
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Con chi collabora Gio Ponti?
Gio Ponti collabora con diversi artisti, tra i quali Piero Fornasetti. Nel 1927 fonda il Labirinto, con Lancia, Buzzi, Marelli, Venini e Chiesa, per proporre arredi e oggetti di alto livello. Dal 1923 al 1930 è direttore artistico di Richard Ginori.
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Quali sono le opere più famose del architetto e designer Gio Ponti?
Al Ponti architetto si deve il simbolo della Milano moderna, il grattacielo Pirelli, progettato nel 1956 con Fornaroli, Rosselli e Nervi. Nel 1951 realizza il secondo Palazzo Montecatini (il suo primo palazzo per uffici risale al 1938-39). Nel 1957 progetta la celeberrima Superleggera per Cassina, a coronamento di un rapporto di collaborazione lungo e fecondo.
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Quale è il tratto distintivo delle opere di Gio Ponti?
Tratti distintivo del design di Gio Ponti, la pulizia formale di ogni progetto, la visione integrale e contestualizzata di ogni soluzione arredativa e da un decorativismo mai fine a se stesso che, con notevole anticipo sui tempi, si pone al servizio di tecnologia, ergonomia e funzione.
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Quali sono le sue opere più famose?
Tante sue creazioni restano ancora oggi dei simboli del design, del tutto attuali ed intramontabili, come ad esempio la celebre Superleggera, disegnata per Cassina nel 1955, realizzata partendo da un oggetto già esistente ovvero la Sedia di Chiavari, migliorato in materiali e prestazioni. O ancora la magnifica Gabriela del 1971.
Riferimento testo:
http://www.chiarapecorelli.com
Per ulteriori riferimenti visitare:http://www.jbdesign.it/idesignpro
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