Max Bill – Artista Svizzero (1908-1994)

Max Bill (Winterthur, 1908 – Berlino, 1994) è stato un architetto, pittore, scultore, designer e grafico svizzero, considerato un genio multiforme delle arti del XX secolo.

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Max Bill – Artista Svizzero (1908-1994)

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Ciò che sorprende nell’opera di Max Bill è senza dubbio la estrema poliedricità delle sue attività artistiche. Questo autore riunisce in sé l’intero campo delle arti visive essendo architetto, designer, pittore scultore e grafico, nonché teorico delle varie forme d’arte a cui contribuì.

Frühling in München - Max Bill
Frühling in München – Max Bill

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La sua formazione iniziò come argentiere nella scuola di arti applicate di Zurigo. Ma presto, nel 1927, venne attirato da quello straordinario fenomeno culturale che fu il Bauhaus nella sede di Dessau. In questo ambito fu allievo di artisti di massimo livello tra cui Vassily Kandinsky, Paul Klee e Walter Gropius.

Electric Clock
Max Bill-  orologio da cucina con timer, 1951.

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M. Bill, uno dei maggiori rappresentanti dell’arte concreta, ha elaborato con rigorosa coerenza un linguaggio la cui struttura geometrica ha una matrice logica ordinatrice di forme semplificate fino all’elementare. La creazione artistica è per Bill visualizzazione di idee astratte, liberamente immaginate, in forme otticamente percepibili attraverso i colori, lo spazio, la luce, il movimento.

Distillation to caput mortuum, 1972-1973, M. Bill

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Max Bill fu anche profondamente impegnato nella didattica ed ebbe una grande influenza sulle successive generazioni. Egli fu cofondatore dell’Istituto Superiore per la progettazione Hochschule für Gestaltung di Ulm (Università delle forme 1950), che dirige fino al 1956 e per cui realizza gli edifici.

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Scultura Kontinuitaet ,da Max Bill 1986

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Nella sua lunga carriera Max Bill ebbe continui contatti con i maggiori artisti del suo secolo, rappresentando l’arte svizzera ai più alti livelli. Tra gli architetti e gli artisti con cui scambiò contatti, oltre ai maestri suddetti, si possono ricordare: Le Corbusier, Ludwig Mies van der Rohe, Charles Eames, Piet Mondrian, Georges Vantongerloo, Hans Arp, Max Ernst e altri ancora.

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Scultura in granito sulla Bahnhofstrasse, Zurigo, 1983, M. Bill

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Quale fu l’attività di architetto di Max Bill?

Nel 1929 Max Bill avviò l’attività di architetto a Zurigo.

Egli diede grande importanza alla sua attività di architetto, progettò e costruì alcuni edifici e fu, inoltre, assai attivo nel campo del design. Nelle sue architetture, dalla sua prima Casa Atelier di Zurigo (1932-33) alla Hochschule di Ulm e all’edificio della Radio di Zurigo (1964-74) emergono le costanti di una progettazione funzionale senza compromessi, della realizzazione di condizioni spaziali leggibili semplicemente sulla base di elementi uguali, dello studio, oltreché di Gropius Le Corbusier.

Le opere architettoniche di Max Bill, in verità, non furono molte ma furono sempre frutto di grande approfondimento ed ebbero una certa risonanza.

Max Bill: gli obelischi policromi bildsülen- dreiergruppe per il centro direzionale della Mercedes-Daimler-Chrysler a Stoccarda, 1989.

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Tra le opere più note vi sono:

  • La prima Casa Atelier a Zurigo, quartiere Hoengg, (1932-1933);
  • La seconda Casa Atelier a Zurigo, quartiere Bremgarten, (1942);
  • Complesso scolastico della Hochschule für Gestaltung a Ulma  (1951-1956);
  • Progetto per il monumento al prigioniero politico ignoto per il concorso dell’Institute of Contemporary Art di Londra (1952);
  • Padiglione della città di Ulma all’esposizione di Stoccarda (1955);
  • Cinema Cinebox a Neuhausen (1957);
  • Casa Fleckhaus a Odenthal (1960-1961);
  • Ponte in cemento armato a Lavina Toebl (in collaborazione con lo studio d’ingegneria Ros, 1962-1967);
  • Estensione della sede della Radio Nazionale Svizzera, a Zurigo (in collaborazione con Willy Rust, 1964-1974);
  • L’ultima sua Casa Atelier e residenza a Zumikon (1967 – 1968);
  • Progetto per un Museo di arte contemporanea a Firenze, (in collaborazione con Willy Rust, 1980).
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La scuola di Ulm (Hochschule für Gestaltung), 1953-1968, M. Bill

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Riferimenti testo:

it.wikipedia.org

www.treccani.it

Per ulteriori riferimenti visitare: www.jbdesign.it/idesignpro

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